Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website

Le premesse
Un importante passaggio dell’evoluzione del trasporto su strada fu il rilancio verso la fine dell’800 degli autobus a vapore progettati da A. Bollée, ex fonditore di campane di Le Mans. Grazie a sensibili perfezionamenti rispetto alla precedente generazione anglo-francese, i primi veicoli del Bollée anticiparono la concezione di un’automobile moderna.

Nel 1839, in Inghilterra, lo sviluppo del trasporto su strada con diligenze a vapore subì una battuta d’arresto in seguito all’emanazione di un decreto che imponeva la velocità massima di 16 km/h fuori dai centri abitati.

Poi fu emanato il Locomotive Act, detto più comunemente Red Flag Act, il quale stabiliva che i mezzi dovessero farsi precedere da un uomo agitante una bandiera rossa (1865).

Questi provvedimenti erano stati emanati in seguito ad una serie di gravi incidenti, alcuni dei quali dolosi, provocati da alcuni conducenti di carrozze a cavallo che si erano coalizzati con le compagnie ferroviarie per combattere la pericolosa concorrenza!

Gare ed esperimenti
Gli ultimi lustri del secolo XIX trascorsero tra mille esperimenti di macchine di ogni genere e un nuovo stimolo venne dalle corse automobilistiche: la prima corsa fu disputata in Francia il 18 luglio 1894, su un tracciato di 135 km. (Parigi – Rouen), da compiersi a una velocità di km 13,5 all’ora. Vinse il conte Jules De Dion a bordo di un’auto a vapore, ma il conte fu poi retrocesso al terzo posto per eccesso di velocità (18,6 km/h). Nella classifica ufficiale lo precedettero due vetture a benzina: la Panhard di Levassor e la Peugeot di Lemaître.

Nel 1895 Levassor vinse la Parigi-Bordeaux-Parigi, che percorse 1120 km. In 48 ore e 47 minuti. In Italia la prima gara, la Torino-Asti-Torino (115 km), si svolse nel 1895; nel 1898, si disputò la Torino-Alessandria-Torino, di 192 km, che vide il successo di Luigi Storero, alla media di 34,5 km/h. Le gare automobilistiche stimolavano carrozzieri, meccanici, artigiani a superarsi contribuendo allo sviluppo di quella che diverrà l’industria automobilistica.

In quegli anni ci fu un altro passaggio fondamentale: il primo pneumatico, realizzato dai fratelli francesi A. ed E. Michelin e montato sulle Peugeot. Nello stesso anno si corse la Parigi-Bordeaux-Parigi, seconda grande corsa della storia dopo la Parigi-Rouen dell’anno precedente. I pneumatici dei Michelin subirono una cinquantina di forature e vennero assai criticati, anche se la storia darà poi loro ragione.

La vera e propria industria automobilistica si sviluppò dopo la I guerra mondiale, ma non si possono ignorare i primi costruttori che, con metodi non sempre strettamente artigianali, dettero vita alle prime officine per la fabbricazione di automobili. Un primo gruppo di pionieri fu composto da francesi: il marchese A. De Dion associato al meccanico G. Bouton, R. Panhard ed É. Levassor, A. Peugeot. Le loro officine curiosamente non erano nate per fare la auto: Bouton fabbricava giocattoli, Panhard e Levassor macchine per la lavorazione del legno, Peugeot utensili e biciclette.

Ma i primi veri industriali dell’automobile si possono individuare in L. Renault e nei componenti del gruppo fondatore della FIAT, nel tedesco G. Daimler che passò dalla produzione di motori a quella di automobili complete e, nel suo connazionale C. Benz fondatore in pochi anni di due distinte fabbriche di automobili. La prima industria dell’automobile nasce negli U.S.A. nel 1908, con H. Ford, che avvia la produzione di serie del modello “T” .

Autobus
I primi autobus risalgono ai primi anni ’20 dell’800 e derivano dalla diligenza a cavalli e quindi dall’omnibus. La locomozione dell’autobus, compito in un primo tempo dei cavalli, fu successivamente sostituita dalle motrici a vapore e quindi dal motore a scoppio (1897, De Dion-Bouton). In Italia il primo autobus fu costruito nel 1906 dalla FIAT.

Pulman
Il termine comunemente usati “pulman” deriva dal nome del suo inventore George Mortimer Pullman, un ingegnere e industriale statunitense. Ideatore e costruttore di carrozze ferroviarie di lusso, Pullman introdusse nel campo dei trasporti il vagone-letto (1859) e il vagone-ristorante (1868).

Nel 1867 G. Pullman fondò la “Pullman Palace Car Company”: un complesso di enormi officine che prevedevano la costruzione di una città modello per gli operai. Fu un discusso esperimento sociale realizzato a sud di Chicago, ma che fallì in seguito a un violento sciopero tanto che il governo ne impedì poi l’attuazione.